La missione di Opportunity è stata dichiarata ufficialmente terminata. Ad annunciarlo è stata proprio la Nasa. Ecco perché è stato il rover dei record
Opportunity. Ad annunciarlo è stata proprio la non ce l’ha fattaNasa, che ha dichiarato ufficialmente finita una delle missioni di maggior successo dell’agenzia spaziale americana. Una triste decisione che arriva dopo innumerevoli tentativi da parte degli scienziati della Nasa di provare a comunicare con il rover, che da ben 15 anni si trovava su Marte con l’obbiettivo di individuare tracce della presenza di acqua, e quindi, di trovare prove che il pianeta rosso avesse avuto in passato le condizioni necessarie per sostenere la vita. “Con un senso di profonda riconoscenza e gratitudine, dichiaro che la missione di Opportunity è finita”, ha dichiarato durante la conferenza stampa Thomas Zurbuchen, responsabile delle missioni scientifiche dell’agenzia spaziale statunitense.
Ricordiamo infatti che nel giugno scorso, Opportunity era stato “inghiottito” da una gigantesca tempesta di sabbia che aveva oscurato il Sole per diversi mesi, privandolo quindi dell’energia solare e delle sue batterie.
Smettendo così di comunicare con noi. La speranza dei ricercatori, nei
mesi successivi, era quella che una volta finita la tempesta, il rover
avesse potuto “risvegliarsi”, e ottenere l’energia sufficiente per riprendere i normali contatti con la Terra. Ma non è andata così. “Abbiamo cercato in questi ultimi otto mesi di recuperare il rover e ricevere un suo segnale”, ha spiegato il project manager John Callas. “Abbiamo ascoltato ogni singolo giorno i nostri potenti ricevitori e abbiamo inviato oltre 1.
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